mercoledì 5 dicembre 2012

Mi è stato detto che una perdita non passa, ma con certe esperienze, con certe mancanze, ci si convive. Probabilmente è vero, chi lo sa. Oggi è passato un anno preciso da quando mia madre è morta, sembra una vita, invece sono passati solo 365 miseri giorni.
Il 14 di novembre, questo novembre, ho perso anche mio padre. Dopo sei mesi passati a rincorrere un miracolo per poterlo salvare, non ce l'ha fatta, ha lasciato me e mio fratello orfani. La colpa è stata di un tumore maledetto che gli ha tolto la dignità, come se tutta la fatica dei suoi 56 anni precedenti non fosse servita a nulla, lo ha allettato, non gli ha permesso di condurre normalmente i suoi ultimi istanti di vita. Una morte indegna, schifosa, che una persona buona, bella, generosa e serena come lui, non si meritava. Non se la merita nessuno, ma ognuno guarda alla sua esperienza e mi verrebbe da urlare a gran voce è stato tutto ingiusto, soprattutto per Claudio, mio babbo.
Vorrei solo che qualcuno, chiunque, mi desse una ragione anche piccolissima, per non credere che la vita si prende gioco di tutti noi come se fossimo delle bamboline sceme.
Non sono una donna disillusa, sia ben chiaro, sono una persona forte, fiera e sicura della buona riuscita dei suoi sforzi futuri, però diciamocelo..: quanta merda va ingoiata prima di trovare una serenità che non ha bisogno di self control?

Avrei voluto scrivere tanto di più, soprattutto di mio padre, eppure ho un blocco..che peccato.

Mamma, babbo, vi voglio bene.

Mi è stato detto che una perdita non passa, ma con certe esperienze, con certe mancanze, ci si convive. Probabilmente è vero, chi lo sa. Oggi è passato un anno preciso da quando mia madre è morta, sembra una vita, invece sono passati solo 365 miseri giorni.
Il 14 di novembre, questo novembre, ho perso anche mio padre. Dopo sei mesi passati a rincorrere un miracolo per poterlo salvare, non ce l'ha fatta, ha lasciato me e mio fratello orfani. La colpa è stata di un tumore maledetto che gli ha tolto la dignità, come se tutta la fatica dei suoi 56 anni precedenti non fosse servita a nulla, lo ha allettato, non gli ha permesso di condurre normalmente i suoi ultimi istanti di vita. Una morte indegna, schifosa, che una persona buona, bella, generosa e serena come lui, non si meritava. Non se la merita nessuno, ma ognuno guarda alla sua esperienza e mi verrebbe da urlare a gran voce è stato tutto ingiusto, soprattutto per Claudio, mio babbo.
Vorrei solo che qualcuno, chiunque, mi desse una ragione anche piccolissima, per non credere che la vita si prende gioco di tutti noi come se fossimo delle bamboline sceme.
Non sono una donna disillusa, sia ben chiaro, sono una persona forte, fiera e sicura della buona riuscita dei suoi sforzi futuri, però diciamocelo..: quanta merda va ingoiata prima di trovare una serenità che non ha bisogno di self control?

Avrei voluto scrivere tanto di più, soprattutto di mio padre, eppure ho un blocco..che peccato.

Mamma, babbo, vi voglio bene.

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