La rigidità porta alla confusione: quando cerchi di essere il più coerente possibile con i tuoi ideali, finisce che vai in tilt.
Se non sei elastico è quasi scontato che il cervello ti vada
a puttane in malora, è praticamente impossibile che tutto si incastri perfettamente. Se hai il paraocchi, finisci col capire che o escludi TUTTO, oppure ti accorgi che un paletto scozza con un altro e devi toglierli mettendoti il cuore in pace. Nessuno è perfetto, ma non è così semplice: se non lo sei e lo ammetti vivi più sereno, ma se cerchi di esserlo invece non fai altro che renderti conto che non potrai mai arrivarci, trovandoti poi in un vortice di circoli viziosi.
So di farmi un sacco di pipponi mentali eh, eccome se lo so. Sto solo iniziando a razionalizzare e per farlo ci vuole un processo di questo tipo, o almeno per me. *w*
Va beh, al di là delle complicazioni psicosociostronzologiche che mi faccio, volevo proporre l'abolizione del telefono: in ufficio suona in continuazione e sto arrivando al punto di odiare qualsiasi trillo o squillo proveniente da quei maledettissimi apparecchi a cornetta. BRUCIAMOLI! In più oggi piove, quindi mi piacerebbe un po' di silenzio tattico per poter ascoltare il battere dell'acqua sui vetri.
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