Che fatica ragazzi,
non riesco più a stare dietro ai miei impegni, alle mie cose.
Potrei dire "è un periodo che [...]", ma 'sto
periodo dura ormai da tanto tempo per potersi definire tale, ha assunto i connotati di una quasi quotidianità, checca
zzocchio! Era prevedibile che dopo la scomparsa dei miei genitori le cose si sarebbero complicate, io ho molta pazienza (anche se non sembra, giuro) e sopporto molte situazioni sgradevoli, ma tutto ha un dannato limite. Non voglio sfogarmi qui, non è il luogo adatto probabilmente, ma almeno esporre le mie ragioni mi sembra doveroso: la
responsabilità di una vita ADULTA e MATURA è incredibilmente stressante, sono consapevole che lo sia sempre stata e sempre lo sarà, la
burocrazia schiacciante e pressante fa il suo maledetto percorso lento ed in salita, gli
impegni e le
priorità si invertono, si fondono, assumono una posizione casuale, quasi impedendoti di poterle programmare, tutto si accavalla, tutto spunta all'improvviso ed un conto è quando sono cose di poco spessore, un conto è quando stravolgono totalmente il tuo precario equilibrio riconquistato OGNI SANTA VOLTA che ti sembra di aver trovato pace. Sono stanca, ma di una stanchezza che a 26-27 anni non si dovrebbe ancora provare, arrivo in fondo alle giornate frastornata, spiazzata. Spesso riesco a trovare una spinta urlando il motto "
nella merda o si nuota o si affoga" pensando che alla mia età ho il dovere di nuotare finché posso, penso a quanto sono fortunata ad avere un fratello che mi ama e mi sostiene, degli amici che mi fanno ridere e sorridere, un tetto sopra la testa e un certo entusiasmo nello scoprire cose nuove, ma non voglio ritrovarmi a dover cercare tutta questa forza negli angolini bui del mio cervello, non voglio esaurirla, non ora. Mi ripeto sempre che poi tutto passa, ma
deh (come si direbbe a Pisa) mi basterebbe che ogni tanto la ruota girasse anche da questa parte, non voglio dovermi accontentare di quello che ho solo perché non ce la faccio a trovare altro per mancanza di energie fisiche e mentali.
Detto tra di noi, sono sotto sotto un'inguaribile ottimista, vivo nella speranza di risollevarmi sempre e credetemi, dopo aver perso due genitori nell'arco di 11 mesi, dopo essermi caricata il peso sulle spalle di una casa, una famiglia dopo la morte di mia madre ed aver lottato sei mesi per cercare di salvare mio padre da una malattia terribile e sostenuto in tutto e per tutto mio fratello ed essere sopravvissuta sana cerebralmente a tutto questo, sai di poterti rialzare a testa alta per sempre. Sono esperienze che ti cambiano radicalmente, apri gli occhi come non lo hai mai fatto, come se tutto quello che hai visto finora fosse sempre stato coperto da una patina grigia e sfocata, è l'unico vero grande dono che puoi ricevere da un'esperienza
DIMMERDA. Però che faticaccia.
Lo stress, il famoso
stress, quello sì che fa ammalare, non mentalmente, quello per ora mi scampa visto come cerco di affrontare la vita, ma si accumula ed esplode fisicamente: insonnia perenne, psoriasi da stress, dolori muscolari, tutte cose con cui lotto quotidianamente da mesi ormai. Che bel regalo, eh?
❤ ❤ ❤ Magari tutto condito con un tabagismo importante.
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Una porzione della mia stanza |
Tutto questo per dire che difficilmente riesco a trovare lo spazio per me stessa, per i miei sentimenti, mi ritrovo ad essere fredda e cinica, mi posso accontentare ogni tanto di qualche frivolezza altrimenti impazzirei.
Ma non c'è solo ostilità nella mia vita,
"love is in the air", tutto si può trasformare in amore. In tutta questa disgrazia ho trovato il modo di potermi occupare, seppur lentissimamente, di sistemare la mia casetta: minimale, dai toni chiari e dall'arredamento contemporaneo. Inoltre ho imparato a gestirla, tra le spese quotidiane e quelle straordinarie, accrescendone il valore, rendendola un po' meno grigia e un po' più mia.
Inoltre, sentendola ancora fredda (è la casa che prima apparteneva ai miei genitori) l'ho scaldata con la presenza dei miei due "bambini", un gatto nero di un anno e pochi mesi di nome Dahl (come il famoso autore de "la fabbrica di cioccolato") e Link (come il protagonista di "the Legend of Zelda"), una gattino di un mese e mezzo tutto rosso.
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Un Dahl giovinetto. |
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Il piccolo Link.
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Ho trovato il modo di abbandonarmi anche a qualche piccolo capriccio estetico, come colorarmi i capelli di un colore improbabile come il VERDE, anche se il risultato sarebbe dovuto essere un turchese acquamarina, ma non demordo: appena troverò il tempo procederò. Adesso ho fatto un miscuglio mettendoci sù il viola diventando un color pavone, mavvabbeh.
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Filetto di maiale in crosta di pistacchio, riduzione di vino rosso, miele e cacao amaro |
Altra grande passione che fortunatamente riesco a curare ogni giorno per necessità è la cucina.
Mi piace sperimentare, conoscere, capire, mi interesso anche alle scoperte e ai progressi che vengono fatti, alle strumentazioni e le tecniche, potrei perdere intere giornate dietro ad articoli, blog, interviste ai grandi cuochi, alle ricette. Sono meticolosa nella scelta dei miei ingredienti, ne devo conoscere la qualità e le proprietà, quando posso anche la provenienza. Mi piace la cucina tradizionale e quella d'avanguardia, non mi pongo limiti. Mi piace preparare e mi piace assaggiare. Mi documento sui posti da provare e su quello che hanno da offrire, dall'atmosfera ad ovviamente i piatti che servono, l'arredamento, gli abbinamenti, tutto. È proprio una passione e male che vada nella vita proverò a farne un mestiere. Non nego che mi piacerebbe diventare ristoratrice, avere un locale dove poter condividere questo mondo che ho in testa, dove potermi confrontare e rendermi partecipe di uno dei sette peccati capitali. Chissà, per ora mi diletto nella mia modesta cucina, con tavolate di amici (spesso selezionatissimi) a cui proporre i miei esperimenti.
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Mini-pancake integrali allo yogurt magro, senza tuorli e latte, sciroppo d'acero e mirtilli freschi. |
Spero che questa estate porti con sé taaanta positività, ma ho imparato a non farmi troppe previsioni e vivere giorno per giorno godendo di tutto quello che di bello la vita ha da offrire, perché PORCA MISERIA, vivere è dannatamente bello e ne vale la pena SEMPRE e cercare il proprio benessere deve diventare una necessità primaria. Mi scuso per questo post molto lungo e mindfuckoso, se siete arrivati in fondo allo sproloquio probabilmente siete pazzi. Adesso che ho dato spazio alla mia insonnia (sono quasi le 05:00) ed ho finito un pacchetto di Lucky Strike, provo a dormire, ma prima....
W ME, CAZZO!
Camilla